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Covid, più rischi con le malattie rare del polmone

Malattie Rare Redazione DottNet | 08/10/2020 14:24

Causano la sostituzione del normale tessuto polmonare con tessuto cicatriziale e li rendono più rigidi

Le malattie del polmone espongono a un maggiore rischio di complicanze di fronte al Covid-19. A minare la capacità dell'organo possono essere infatti le malattie rare 'fibrosanti', che causano la sostituzione del normale tessuto polmonare con tessuto cicatriziale e li rendono rigidi al punto da non riuscire ad assorbire l'ossigeno presente nell'aria. Tra queste, la Fibrosi polmonare idiopatica (Ipf) o la Sclerosi sistemica, che nel 90% dei casi colpisce anche i polmoni. Quest'ultima malattia tocca 1 adulto su 6.500 e solitamente insorge tra i 40 e i 50 anni, soprattutto tra le donne.  La Fibrosi polmonare idiopatica, invece, colpisce più gli uomini che le donne e solitamente si manifesta dopo i 50 anni. E' così chiamata perché non se ne conosce la causa di insorgenza, ma sono stati individuati alcuni fattori di rischio."Tra questi il fumo, il reflusso gastroesofageo, il contatto con polveri metalliche, vegetali, animali e di legno, le infezioni virali croniche e una predisposizione genetica", ha detto Rosa Ioren Napoli, Presidente Fimarp-Federazione Italiana per la Ipf e le Malattie rare polmonari. Di origine ignota sì, ma non in tutti i casi: esistono infatti delle forme 'secondarie' di interstiziopatie causate, ad esempio, da alcune terapie, ma a causarle a quanto pare potrebbe anche essere un'infezione da coronavirus: la malattia fibrosante potrebbe, rientrare, secondo gli specialisti, tra gli 'strascichi' di questo virus.

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  "Anche il Covid-19 può causare, nelle forme più gravi, una malattia classificabile tra le interstiziopatie, e nello specifico la Polmonite interstiziale, e questo sembra che si verifichi più spesso nei pazienti con malattie respiratorie croniche, cardiopolmonari, diabete e più in generale con malattie che indeboliscono il sistema immunitario - dice Nicola Sverzellati, direttore di Scienze Radiologiche dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, nel corso di un webinar organizzato dall'Osservatorio Malattie rare - Sia le persone con Fibrosi polmonare idiopatica che quelle affette da Sclerosi sistemica sono dunque soggette a un livello di rischio alto: un evento simile avrebbe effetti gravissimi sulle loro capacità respiratorie già danneggiate dalla malattia".

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